L’impressione è che in Italia i fumetti stiano bene come non mai. Vendono, al punto da conquistarsi la vetta delle classifiche. Si espandono, colonizzando le librerie di varia e uscendo dalle fumetterie. Spopolano, persino sul piccolo schermo grazie alla serie di Zerocalcare. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. E in effetti non è stato semplice selezionare i fumetti che, secondo me, avreste dovuto leggere in questo 2021. Ho ridotto la selezione a 15, alcuni dei quali recensiti nel corso dell’anno sulle nostre pagine. Per commenti, critiche e consigli: le nostre pagine social sono sempre aperte.
Fiordilatte
Dopo il brillante esordio di Padovaland, Miguel Vila torna con la sua seconda graphic novel per Canicola ambientata sempre nella provincia veneta, tra alcol, noia e turbe sessuali. Nella sua recensione, il nostro Flavio l’ha definita “fabula che ha la forma essenziale di un triangolo amoroso – con un utilizzo più spinto del medium in confronto al recente passato – iscritto però in un altro triangolo, che è il luogo in cui tutti alla fine si smarriscono, incapaci di sfuggire al mostro invisibile contro il quale nessuno dei protagonisti ha mai avuto alcuna possibilità di fuga: la solitudine.”
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Easy Breezy
Un furgone rubato, due ragazzini agli opposti che si ritrovato imbarcati nello stesso piccolo crimine, e una bambina rapita che sbuca dal sedile posteriore: l’incipit di Easy Breezy sarebbe perfetto per un film di Guy Ritchie o del primo Tarantino. Invece è l’esordio da autrice completa di Yi Yang, fumettista di origine cinese che da anni vive a Bologna e che in passato aveva già collaborato come disegnatrice per Bao. Easy Breezy invece segna il suo esordio come autrice completa con un avventura mozzafiato che unisce il ritmo del cinema tarantiniano al linguaggio grafico del manhua, il tipico fumetto cinese. (Nota di colore: il titolo è un’espressione idiomatica scelto dall’autrice perchè trasmette la sensazione di leggerezza che voleva infondere nella sua opera).
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Bob 84 – La vendetta è mia
La nostra ultima recensione fumettistica dell’anno è stata una sorpresa deflagrante. Vincenzo Filosa e Paolo Bacilieri uniscono i loro opposti per un poliziottesco contaminato col noir nipponico in cui si incontrano nord e sud Italia, dedizione e faciloneria, Milano e Tokyo, crimine e Stato. Persino il formato dell’albo rientra in questo gioco di contrasti: un pocket da edicola, tipico della tradizione del fumetto popolare nero italiano, ma anche del manga, venduto però in libreria, che non rimanda tuttavia alla serialità, ma incornicia invece un volume unico. Un bizzarro esperimento editoriale di cui vorrei di corsa almeno un seguito.
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Splendidi reietti
Ancora fumetto cinese, sempre più presente nelle pubblicazioni italiane. L’autore di Splendidi reietti, residente a Hong Kong, si fa chiamare Seven in occidente, uno pseudonimo che utilizza per proteggersi visto che nelle sue opere tratta temi coperti dalla censura in Cina. Come la fluidità di genere, al centro della sua storia ambientata nel sottobosco underground di una città costiera cinese dove un gruppo di giovani cerca risposte alle più classiche domande dell’adolescenza, avvolti dallo splendore del tratto di Seven, al contempo elegante e disturbante, valorizzato da un’esplosione di colori vividi e lisergici.
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Terapia di gruppo
L’autore di quel capolavoro di Blast torna al fumetto ironico con Terapia di gruppo, una riflessione, o meglio un’auto-riflessione, sui meccanismi che portano alla creazione artistica. Il suo alter ego a disegni è un fumettista di successo, osannato, celebrato, ma che di colpo non riesce più a scrivere e a disegnare nulla. Seguono depressione, ricorso all’alcol, fugaci illuminazioni che si rivelano vicoli ciechi, nuove depressioni, manie, e invocazioni dei suoi numi tutelari che spaziano da Leonardo a dio, dalla moglie a Charles M. Schulz.
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Mostri
Barry Windosr-Smith è famoso ai più per Arma X, la saga Marvel che ha definito una parte importantissima del passato di Wolverine. Il 2021 è stato l’anno del suo grande ritorno sulle scene con Mostri, lunga graphic novel autoriale in cui ha riadattato una trama originariamente concepita per Hulk. Il tema del mostro è trasversale alla letteratura del fantastico a partire da Mary Shelley: qui Windosr-Smith lo immerge nella sua America moderna, andando a rimestare ferite mai davvero sopite del tutto. L’edizione italiana è uno splendido volume cartonato, pubblicato da Mondadori Oscar Ink, in cui il tratto dettagliatissimo e ammaliante dell’autore può essere apprezzato in tutta la sua maestosità.
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Gli uomini della settimana
Il nuovo fumetto di Bilotta: non dovrebbe servire altro per volerlo leggere. Flavio, vero cultore bilottiano, reagiva così l’anno scorso all’anticipazione pubblicata per il Free Comic Book day: “So cosa state pensando: “ne sapevo di più quando sapevo meno”, ma vi giuro che non è colpa mia. Se proviamo a unire i pochi elementi a disposizione, ciò che otteniamo è un esempio pratico del potere delle immagini (o dei segni, se vi pare) nelle sue diverse declinazioni — ispirare, imitare, replicarsi, riprodurre, dissacrare, detournare e, boh, propagandare? — nonché del potere del linguaggio come atto performativo. Vi chiedo scusa se sono partito per la tangente, ma opere di questo tipo sono una specie di trappola per i fissati come me.”
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Batman: L’impostore
La migliore storia di Batman del 2021, senza troppi giri di parole. Scritta da Mattson Tomlin (sceneggiatore del prossimo film The Batman), disegnata dal quel talento di Andrea Sorrentino, pubblicata da Panini in contemporanea USA, L’impostore immerge Batman in un mondo iper-realistico. Poche settimana fa commentavamo così: “Scostandosi un poco dalla linea di narrazione canonica, Tomlin riesce a mettere su carta una storia fresca e imprevedibile, che nega al lettore riferimenti e zone di confort, ma lo costringe anzi a tuffarli in uno stato di costante apprensione per il destino del protettore di Gotham, privato di quelle ancore di salvataggio fumettistiche a cui l’abbiamo visto più volte aggrapparsi.”
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X-Men: Pax Krakoa
Dopo la rivoluzione che ha riscritto totalmente il passato dei mutanti operata da Hickman, lo scrittore statunitense ridefinisce lo status quo degli X-Men nell’universo Marvel. I tempi sono cambiati e le minoranze pretendono che la loro voce venga ascoltata: è il 2021, bellezza, e tu non puoi farci niente. Dalla recensione: “Mentre sul finire degli anni ’80 Claremont dava voce attraverso gli X-Men a una generazione di minoranze che nella società non trovava modo di affermare la propria presenza, oggi attraverso numerosi movimenti di varie forme (di cui #metoo e BLM sono solo la punta dell’iceberg) la legittimazione e l’affermazione della diversità è entrata nei dibattiti quotidiani e istituzionale, e gli X-Men che ci presenta Hickman sono figli del presente: non cercano più un angolo nel mondo in cui vivere indisturbati, ma siedono al tavolo delle potenze internazionali, imponendo il loro riconoscimento laddove non avvenga spontaneamente. “
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20th Century Boy: Ultimate Deluxe Edition
Nell’anno in cui sono tornati sugli scaffali di fumetterie e librerie sia Akira sia Lone Wolf & Cub (e Himitsu ha finito la pubblicazione, hallelujah!) in questa lista finisce la Ultimate Deluxe Edition di 20th Century Boys anche per motivi cronologici: ci è finita tra le mani da pochissimo e il ricordo della splendida edizione, con la copertina in rilievo, è ancora fresco nella memoria. Sul contenuto, c’è poco da aggiungere: il manga di Naoki Urasawa, che verrà raccolto in undici volumi, è considerato trasversalmente un capolavoro e un classico.
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Maximortal
Riportato in Italia da Editoriale Cosmo, Maximortal di Rich Veitch è un’opera complessa e ambiziosa, che ha fondato il filone del revisionismo supereroistico rileggendo in chiave meta la storia di Superman, dentro e fuori le pagine. Se la nascita di un superuomo tra le vignette pone interrogativi sulla sua educazione e sul suo uso propagandistico, fuori dalle tavole i suoi creatori vengono fagocitati da un’industria che non esita a masticare chiunque la alimenti, in un turbine metareferenziale che chiama in causa anche Walt Disney e Christopher Reeve.
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Black Kiss
La crescita di Saldapress negli ultimi anni è stata spettacolare. Attraverso il successo (ottenuto grazie alla lungimiranza) di The Walking Dead, la casa editrice emiliana ha saputo arricchire il suo catalogo, aggiungendo tra le altre cose ottime proposte provenienti dal panorama indipendente statunitense. Il colpo del 2021 è senza dubbio la pubblicazione di Black Kiss, il torbido noir di Howard Chaykin, raccolto in un’edizione omnibus e senza censure. Si tratta della prima edizione integrale al mondo, che raccoglie la mini di dodici numeri, il seguito e lo speciale natalizio. Non è un caso, insomma, che Saldapress si stia ritagliando coì tanto spazio.
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Hawkeye: Vita Normale
La serie andata in onda su Disney+ è solo vagamente ispirata la celebre ciclo di storie di Fraction & Aja, ma è stata un motivo sufficiente per riproporre in formato omnibus l’intera spettacolare run urbana di Hawkeye. Il segreto del successo è la dimensione “cittadina” della storia che segue Clint Barton nel suo ruolo più quotidiano di eroi, tra criminali di strada e vicini di casa rumorosi. Il capitolo che è passato alla storia, tuttavia, è quello raccontato dal punto di vista di Pizza Dog, vero apice dell’arguzia narrativa di Fraction e della capacita di Aja di esprimersi per immagini.
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A casa prima del buio: Terzo movimento
C’è quasi l’ironia della sorta nell’epopea editoriale del terzo volume di A casa prima del buio, la bellissima graphic nove di Francesco Moriconi ed Emiliano Albano ambientata al crepuscolo del Terzo Reich. Avrebbe dovuto uscire a inizio anno, invece per una serie di problemi solo da dicembre è possibile richiederlo all’Editoriale Aurea (e a breve su Amazon). Viene da sorridere all’idea che il racconto di un direttore d’orchestra cancellato dalla Storia sia introvabile, no? Non è però questo un buon motivo per perderselo. Cito dalla recensione: “L’assoluta vastità e complessità etica delle tematiche trattate da A casa prima del buio, e di conseguenza delle domande e delle riflessioni che da queste inevitabilmente sorgono, fanno del fumetto i Moriconi e Albano una delle opere più interessanti del panorama nostrano degli ultimi anni, anche se come spesso accade in questi casi non ha goduto del seguito che meriterebbe. “
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Mi stai ascoltando
Chiudo la raccolta col volume più intimista della selezione, ma per toni e tematiche davvero ben saldato nel mood del 2021. Mi stai ascoltando è una storia on the road con protagoniste due donne la cui diffidenza reciproca si scardina lentamente, attraverso un percorso di condivisione e comprensione. Sull’asfalto, però, c’è molto di più, come sottolineato nella recensione: “Si avverte forte la gestazione faticosa di una vicenda che parte sulle strade dure e concrete del Texas rurale e poi si addentra in un Texas onirico, metafisico, quasi lisergico, prendendo in parola il concetto di road trip. Lou e Beatrice sono in fuga da loro stesse, ma da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx, diceva Freccia, e allora il Texas sotto le ruote dell’auto di Lou diventa un luogo cangiante, dove le strade si attorcigliano e conducono a paesini che mutano a seconda dell’umore di chi li attraversa. “
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2018: i fumetti che avreste dovuto leggere
2017: I fumetti che avreste dovuto leggere
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